Un esperimento narrativo che sfida le convenzioni del racconto contemporaneo
Recensione di Marco Tullio
“32 Respiri Scheggiati” di Luca Serrao d’Aquino si presenta al lettore come un puzzle letterario affascinante: 32 frammenti di vita che, insieme, compongono un mosaico dell’esperienza umana. Non è un romanzo tradizionale, ma una collezione di storie brevi che esplorano diverse prospettive e identità, tutte connesse da un filo invisibile.
Narrativa sperimentale: frammentazione e identità
Sebbene catalogato semplicemente come “narrativa”, questo libro si colloca più precisamente all’incrocio tra raccolta di racconti e romanzo sperimentale. La frammentazione non è solo una scelta stilistica ma diventa essa stessa tema dell’opera: come definire l’identità in un mondo fatto di esperienze disconnesse? Come riconciliare le molteplici persone che siamo?
Serrao d’Aquino ci presenta personaggi diversissimi tra loro – “un ragazzino bullizzato, una suora, un reduce di guerra, un tossico, un supereroe, un uomo comune, un amante del mare” e molti altri – che diventano specchi di quella “esperienza misteriosa e casuale che si chiama vita e che, ogni tanto, scintilla di colore.”
Il percorso di vita dietro la scrittura
La biografia di Luca Serrao d’Aquino sembra essa stessa uno dei racconti del libro. Nato a Napoli 49 anni fa, ha vissuto esistenze apparentemente contraddittorie: bassista in un gruppo punk e aspirante tennista professionista, alternativo da centro sociale e frequentatore di circoli esclusivi. Una vita di polarità che lo ha portato, per ironia della sorte, esattamente dove non voleva finire: laureato in economia e libero professionista.
Come scrive lui stesso, con un’autoconsapevolezza che si riflette nella sua prosa: “In alcune foto del passato sembro un piccolo lord, in altre ho le sembianze di un emissario terrestre di Satana.” Questa vita di contrapposizioni trova nella scrittura una sintesi, un tentativo di comporre un quadro coerente da esperienze dissonanti.
Nel solco dei maestri del frammento
L’opera di Serrao d’Aquino si inserisce in una tradizione letteraria ben precisa, quella della narrativa frammentaria che trova espressione in diverse correnti della letteratura italiana e internazionale. Questa tecnica narrativa, che rinuncia deliberatamente all’unitarietà del racconto tradizionale, permette all’autore di esplorare la complessità dell’esperienza umana attraverso prospettive multiple, creando un mosaico che è superiore alla somma delle sue parti.
Nella narrativa frammentaria, il valore non sta solo nei singoli pezzi, ma nelle connessioni, negli spazi vuoti, nelle risonanze che si creano tra un frammento e l’altro – esattamente come accade in “32 Respiri Scheggiati”, dove la vera comprensione emerge dalla lettura dell’insieme.
“32 Respiri Scheggiati” è attualmente in fase di pre-ordine su bookabook, dove ha avuto modo di farsi apprezzare dai primi lettori, che hanno dato vita, in pochissimi giorni, a un passaparola di grande successo.
Un libro che invita a riflettere sulla natura caleidoscopica dell’esistenza e sulle molteplici vite che abitano in ciascuno di noi.